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Conservaci la memoria mio Dio

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A coloro che son divenuti cenere

sparsa nel vento per mano di carnefici,

cervelli indottrinati

erettosi giudici d'un popolo inerme e indifeso

propugnando un'autorità e una crudeltà bestiale

va la mia pena ed il mio dolore,

ai carnefici va il mio orrore.

 

 Con disumanità hanno ucciso gente inerme

su cui s'immedesima il mio cuore

che prova  tristezza e dolore

nell’immaginare il loro terrore.

 

Poveri martiri  bersaglio di un odio razziale e bestiale

che  fece sgorgar lacrime

seminando lutti sotto il cielo d'Europa.

 

Ho pena dell'agonia dei gasati,

dei morti arsi dalle fiamme,

degli uomini e donne mitragliate

e in grandi fosse comuni seppellite,

del bagno di sangue perpetrato.

 

Conservaci la memoria mio Dio

per quegli occhi spenti  di milioni d'innocenti

che hanno risalito il Calvario

e hanno avuto in gola la preghiera ricacciata.

 

I prigionieri ridotti ad esseri miserandi

vissero nel vento albe atterrite dalle forche dell'orrore

e affrontarono col respiro  sempre più spento

il cammino del supplizio.

 

Un popolo mutilato, torturato, massacrato!

 

Conservaci la memoria mio Dio.

 

Grazia Denaro

 Graced - 29/01/2018 17:03:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Un grazie Circolare ad Arcangelo Galante, Salvatore Pizzo e I Jacob
per aver condiviso questa mia nel Giorno del ricordo, sperando che tutto il male fatto non debba accadere mai più. Perciò dobbiamo tenere accesa la fiaccola della memoria. Ancora grazie per essere passati di qui. Un saluto a Voi da Grazia.

 Jacob l. - 28/01/2018 22:47:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Sì, il ricordo Non deve cessare di essere mantenuto vivo. Anche una poesia può servire. La memoria non cessa. Questo è sicuro.
Jacob

 Salvatore Pizzo - 28/01/2018 22:44:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Insostenibile dolore, dai versi trasuda inarrestabile e sentito assai...
Non posso che sentirmene compreso e partecipe fino nelle cellule più remote del mio cuore...
Un carissimo saluto

 Arcangelo Galante - 28/01/2018 19:10:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Cara Grazia,
questa tua, è proprio una mesta riflessione, veritiera e, al contempo, poetica.
Una data dedicata alla memoria, per non scordare l’orrore di atroci guerre, indicibili, per la crudeltà con cui sono state perpetrate.
Vengono i brividi, leggendo queste righe, meritevoli di nota sia per il valore emblematico di un sì tale struggente e agghiacciante ricordo, che per l’abilità linguistica con la quale, il testo, è stato scritto.
Intenso e toccante decanto, ove il pathos della poetessa rivela profonde considerazioni, in merito alla tematica intavolata, che suscita, ancora oggi, sdegno e spinosa sofferenza per quanti hanno vissuto una disumana tragedia.
Opera didascalica e di ammonimento. Interamente condivisa e apprezzata!

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